E-school di Arrigo
Amadori
Calcolo differenziale assoluto (calcolo tensoriale)
Varietà n-dimensionali
In questo capitolo mostriamo come i concetti relativi alla metrica di una
varietà bidimensionale
immersa in uno spazio euclideo tridimensionale siano estendibili ad una varietà
di dimensione n
qualunque.
Una varietà n-dimensionale
è un insieme di punti rappresentati dalle n-ple ordinate
dove le variabili reali
, con i = 1 , 2 , ..., n e che
possono assumere opportuni valori, ne
determinano le coordinate curvilinee (gli indici in alto non significano affatto elevamento a
potenza !!!) .
Consideriamo su
i punti infinitamente vicini
e
.
La distanza ds fa i punti P e Q , in analogia con
quanto già visto per le ,
è definibile
dalla formula fondamentale :
dove i , k = 1 , 2 , ... , n ed è come al solito sottintesa
la somma sugli indici ripetuti.
La formula suddetta determina la metrica della varietà ,
ovvero
tutte le sue proprietà
metriche, in modo intrinseco, cioè in dipendenza dalle sole coordinate
curvilinee della
varietà.
Il tensore metrico
(tensore covariante di ordine 2 simmetrico) costituisce un sistema
di
n² funzioni nelle variabili
. Le funzioni
sono supposte continue assieme alle loro derivate
prime e seconde.
La forma ds² deve essere una forma definita positiva. Forme non
definite positive hanno però
una grande importanza per la teoria della relatività generale (vedi apposito
capitolo).
Il tensore controvariante
è legato a
dalla formula :
dove δ
è la delta di Kronecker (che vale 1 se gli indici sono uguali
e 0 se gli indici sono
diversi).
L'elemento di lunghezza infinitesimo ds è un invariante
rispetto ad ogni sistema di coordinate
curvilinee prese sulla varietà. Questo significa che se si compie una
trasformazione di coordinate
sulla varietà, l'elemento ds rimane lo stesso.
Analogamente alle
si definiscono i parametri della direzione :
con i = 1 , 2 , ... , n , che formano un vettore
controvariante, ed i momenti :
con i = 1 , 2 , ... , n , che formano un vettore covariante.
Fra parametri e momenti valgono le relazioni già viste per
.
Un vettore di
di modulo R è definito da :
con i = 1 , 2 , ... , n per le sue componenti
controvarianti e da
per le sue componenti covarianti. Naturalmente fra essi valgono tutte le
relazioni già viste per
.
In particolare, per passare dalle componenti covarianti a quelle controvarianti
e viceversa valgono
le formule :
dove i , k = 1 , 2 , ... , n e, come al solito, si deve sommare
sugli indici ripetuti.
Consideriamo la trasformazione :
dove p ≤
n , le funzioni
sono continue con le loro derivate fino all'ordine che interessa
considerare e lo jacobiano della trasformazione è di rango p .
Nel caso in cui p = n , le formule suddette rappresentano un cambiamento
di coordinate
curvilinee sulla varietà. Si passa perciò dalle coordinate
alle coordinate
.
Nel caso di p < n , le formule suddette individuano una sottovarietà
di dimensione p
contenuta in
. Chiameremo questa sottovarietà con
e diremo che è immersa in
.
Se p = 1 , la sottovarietà sarà una linea di
. Se p = n - 1 la sottovarietà sarà una
ipersuperficie di .
La metrica di
sarà descritta dal tensore che si ottiene a partire da
(il tensore metrico
di
)
sostituendovi i differenziali delle
fatti rispetto alle
.
Analogamente a ,
anche su
è definito il concetto di spostamento parallelo ed i relativi
simboli di Christoffel sono estesi a n dimensioni.
Nel caso in cui le
siano tutte costanti, la varietà si dice euclidea (come nel caso
di n = 2
o 3 ) e le coordinate della varietà sono coordinate cartesiane
ortogonali. In questo caso i
simboli di Christoffell sono tutti nulli.
In generale, il tensore metrico non è costante in tutte le sue componenti e
dipende ovviamente
dalle coordinate curvilinee
della varietà. Inoltre, in generale, una trasformazione di
coordinate qualunque non trasforma il tensore metrico in un tensore metrico a componenti
costanti.
Vi sono allora due possibilità :
1 - è possibile trovare una
trasformazione di coordinate che trasforma il tensore metrico
della
varietà in un tensore a componenti costanti ovvero è possibile scegliere sulla
varietà un sistema di coordinate cartesiane ortoginali
2 - non è possibile trovare ...
Se si verifica la condizione 1 la varietà in esame è euclidea. Vedremo in seguito che condizioni
deve soddisfare il tensore metrico perché la varietà sia euclidea (ovvero in essa sia possibile scegliere
un sistema di coordinate cartesiane).
In generale, però, una varietà
può essere sempre considerata come immersa in una varietà
euclidea ad N dimensioni con N ≥
n .
Deduciamo allora il numero N di dimensioni di uno spazio euclideo in
cui in generale è immergibile
una varietà a n dimensioni.
Siano le equazioni di una varietà
immersa in
:
dove le
sono le coordinate cartesiane ortogonali di
.
Il tensore metrico
della varietà è legato alle coordinate dalla nota formula (estesa dal caso
bidimensionale al caso n-dimensionale) :
dove l = 1 , 2 , ... , N ed i , k = 1 , 2 , ..., n .
Poiché il tensore metrico è simmetrico, abbiamo così ottenuto
equazioni differenziali
alle derivate parziali del primo ordine nelle N incognite
. Il sistema è risolubile quando almeno
si ha :
.
Ciò significa che una varietà n-dimensionale è in generale immergibile
in uno spazio euclideo a
dimensioni od ad un
numero maggiore di dimensioni.
Ciò non esclude, però, che particolari varietà siano immergibile in uno
spazio euclideo a minor
numero di dimensioni. Se una varietà n-dimensionale è euclidea, ovviamente
sarà immergibile
in uno spazio euclideo n-dimensionale.
Se N è il numero minore possibile di dimensioni di uno spazio
euclideo in cui una
può
essere immersa, il valore N - n è chiamata la classe della
varietà. Poiché N non può
essere minore di n , la minima classe di una varietà è 0 .
Poiché, inoltre, N , per essere
minimo, non può essere maggiore di
, si deduce che la classe non può essere
maggiore di .
Ciò può essere esemplificato dal seguente schema :
Fine.
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